lunedì 15 agosto 2016

Il viaggio di una vita - Parte 9: La Tailandia e le considerazioni finali

Il viaggio di una vita - Parte 9: La Tailandia e le considerazioni finali

Fotografie di un viaggio durato circa un anno, qui sono in Tailandia
Elezioni in paese, niente alcolici in vendita! Doh!
Eccoci arrivati all'ultimo capitolo del viaggio, durato in tutto circa un anno, ed un po' mi spiace aver finito il racconto di questa mia avventura. Anche se ho fatto dei riassunti molto, molto striminziti spero che qualcosa abbiate trovato interessante, quantomeno le fotografie. Per motivi pratici (e per lasciare poi qualcosa al racconto dal vivo se qualcuno di voi lettori è interessato ai dettagli) ho scritto lo stretto necessario, divagando un pochino certo, ma senza entrare troppo nei dettagli, quelli vanno domandati! 

Fotografie di un viaggio durato circa un anno, qui sono in Tailandia
khao San Road
Ci fermammo una sola settimana a Bangkok, il cuore pulsante della Tailandia, non certo per la mancanza di voglia di visitarla bensì perché i soldi stavano finendo... i miei. Quelli di Hsiü no, tanto che poi... beh, aspettate un secondo che ve lo racconto. Trovammo un hotel molto economico proprio a due passi dalla famigerata Khao San Road e girovagammo per la città qualche giorno senza una meta precisa, visitando qualche tempio e passeggiando lungo il fiume. Dopo aver preso confidenza con il luogo ed i soldi ci organizzammo per andare nella zona delle ambasciate e farle fare il visto per l'Italia; mi ritrovai notevolmente spiazzato quando lo sbirro di turno allo sportello mi spiegò, prendendomi in giro per la mia ingenuità, che il visto per i paesi europei lo si può fare soltanto dal proprio paese di appartenenza. Sarebbe dovuta tornare a Taiwan, ripercorrendo un quarto di mondo, per poi rifarne la metà per venire in Italia. Sfoggiai tutta la mia forza convincente, che già è poca, ma non servì a nulla: erano inamovibili. Svariate telefonate e ricerche su internet confermarono la pessima notizia. 

Fotografie di un viaggio durato circa un anno, qui sono in Tailandia
Beware of fake monks
Fotografie di un viaggio durato circa un anno, qui sono in Tailandia
Tuk tuk
Non avendo altre opzioni se non il rientro a casa per venire in Italia Hsiü optò per continuare ancora un po' il suo viaggio in Asia e si fermò in Tailandia dopo la mia partenza, per poi andare in India e rientrare a casa. Io volai da Bangkok a Milano, facendo scalo a Dubai se non ricordo male, e una volta tornato cercai subito lavoro, per poter viaggiare ancora, e senza aspettar troppo (mi andò di lusso o erano altri tempi, non lo so...) trovai subito lavoro come aiuto pizzaiolo e cameriere alla Premiata Pizzeria di Negrone! Mi trovavo bene li, non avevo mai fatto quel genere di lavoro ma Marco, il pizzaiolo e proprietario, era simpatico e disponibile... e mi ha dato lavoro e fiducia, cose che capitano sempre più di rado. Racimolai abbastanza soldi per tornare un mese a Taiwan e poi tornare con Hsiü, che si fermò 3 mesi in Europa, ma questa amici è un'altra storia

Ora il dado è tratto, arrivano le conclusioni tanto importanti quanto difficili da battere sulla tastiera. Sono partito da solo, con uno zainone e tanti dubbi, sono partito a 23 anni come un ragazzo ingenuo, che non conosceva troppo né di se stesso né del mondo, e sono tornato un pochino più grande e un pochino più saggio. Non sto dicendo con questo che cambierò il mio nome in Osho e mi farò monaco, ma semplicemente sono cresciuto. Ovvio, direte voi, è passato un anno. Si, ma un anno pieno zeppo di novità e scoperte, pieno di esperienze che mi hanno cambiato dentro, ed il solo fatto d'esser riuscito a raccogliere il coraggio dentro di me (o la stupidità) ed essere partito da solo mi ha fatto diventare una persona diversa. Le tante avventure e disavventure che mi capitarono mi sono servite per poter tornare e guardare la realtà in un modo completamente diverso e lo so, è banale, ma è proprio vero che quando vivi lontano da casa poi quando torni porti con te tutto quanto. Grazie al fatto di essere partito da solo mi sono dovuto arrangiare, in tutto, ed io, che non ero certo la stella più brillante del cielo, sono riuscito a trovare la mia luce. Per questo consiglio a tutti, a tutti quelli che sono indecisi se partire per un viaggio o meno, di farlo; di esplorare, vagare, farsi crescere dalla parte sconosciuta del mondo.

Ho passato tanti splendidi mesi in Australia, ho conosciuto un grande amore, ho viaggiato in posti sconosciuti dell'Asia, fatto tante cose che realmente non avrei mai immaginato, ed anche adesso, che ormai sono passati ormai nove anni, porto tutto nel cuore. Sono esperienze che credo porterò con me tutta la vita, nonostante la mia memoria da pesce rosso, quindi nel dubbio io ve lo dico: partite.

Con questo è tutto, questa sezione di racconti di viaggio è conclusa, ma come ho già accennato vi furono altre partenze; in futuro poi ve ne parlerò, per ora spero continuiate a leggere non solo queste memorie di paesi lontani ma anche tutto il resto!

Carlo "Charlie" Capotorto

2 commenti:

  1. Grazie per aver condiviso la tua storia e le tue considerazioni. Anche secondo me nella crescita di una persona se c'è stato un periodo di avventura e scoperta di posti lontani e diversi, da soli, questo da davvero una marcia in più nel futuro, una modalità diversa di pensare...
    Aspetto la prossima storia!
    ciao

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    Risposte
    1. Si, è davvero una cosa che consiglio a tutti: prendere e partire, anche per un breve periodo, da soli. Penso sia un modo molto semplice e diretto per scoprire e capire le proprie capacità e potenzialità! :)

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