sabato 7 maggio 2016

Carlo il cannibale


Carlo il cannibale

Carlo il cannibale , un tautogramma di Carlo "Charlie" Capotorto
La carne di Carlo il Cannibale
Una crisi così Carlo credeva non l'avrebbe controllata mai. Cadendo, colpito dalla casualità con cui cambiarono le cose, si chiese se la causa di questo capitolare centrasse qualcosa con le calunnie di chi l'aveva chiamato cannibale. Cominciò con una chiacchiera in una chat, Carlo cercava di catalogare la carne umana confrontandola con la carne suina: "Certamente la classe delle carni è caratterizzata da chiazze simili, ma a cena credo che le confonderei". La conversazione si chiuse lì ma calamitò l'attenzione di certi cattolici che la canzonarono e cappottarono fino a capovolgerla continuamente. La comunità si compattò per cacciare Carlo da casa e spedirlo in campagna, a molti chilometri dai cittadini di Como, e così fu castigato per colpa di chissà chi. "Certo che la civiltà è capace di censurare così confusionariamente ogni cosa per camuffare ciò che causa capovolgimenti di credo...". Carlo cavalcò così con il suo cavallo verso Camerata Cornello, continuando la sua carriera di Carabiniere, cessando la poca cautela nel cibarsi.

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