sabato 19 dicembre 2015

Spero serva a qualcosa


Quando il presente sfugge di mano in quel che pare un istante sembra irreale. Ciò che prima era a portata di mano ora è così lontano, strappato dall'irragionevole necessità di durezza e bisogno d'indipendenza, sfumato con un arrivederci. Ma al cuore non si comanda, lo sappiamo tutti e lo sappiamo bene, e allora perché inseguiamo la solitudine? É davvero l'unico modo per andare avanti? Non ho risposta a questa domanda e, dopotutto, non ho ancora capito cosa o come è successo, ma so che qualcosa ora in me manca davvero. Spero che tutto questo alla fine serva davvero a qualcosa.

Spero serva a qualcosa


Risvegliarsi nella realtà
d'un sogno mai sognato prima
è come sentire una musica lontana
e incamminarsi per raggiungerla;
è un po' come scoprire per caso
nuove note di una canzone conosciuta.

Una novità già quasi normale,
come fosse quasi ovvio
ma per niente scontato.

Chiudo gli occhi 
e sento il tuo corpo 
ancora così vicino al mio
che quasi la pelle non distingue padrone,
alzando le spalle la mente
vuole ignorare qualsiasi possibile confine.

Consapevole dei limiti già detti
so che il mio cuore
li ha già dimenticati.

Il letto sembra un campo di battaglia
e forse non lo sa ma lo è davvero.
Pare una trincea, dove nudi soldati
si sono incontrati senza scontrarsi.
Pare una trincea, dove nudi soldati
hanno fatto l'amore invece della guerra.

C.

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