sabato 21 novembre 2015

I consigli della notte


A volte (ma anche abbastanza spesso) scrivo poesie o semplici pensieri, non tanto spesso li condivido perché nascono dal vomito secco raschiato da terra dopo continui pugni allo stomaco e non sempre voglio darvi questo sguardo su di me. Oggi però sono stanco, mi sento debole e più fragile del normale, vi lascio allora queste righe deliranti (che magari contengono errori grammaticali ma non fateci caso dai... ) che forse qualcuno leggerà; e se davvero qualcuno le leggerà può darsi che ne possa trarre qualcosa di buono. 

I consigli della notte.


So che mi amerai fino alla fine della notte
e che l'indomani, poi, sarà tutto diverso.

Non voglio perdere l'occasione di scoprire
cosa fa di te la persona che sei,
mi lascerò andare più che potrò,
dimenticando pretese di esclusività,
così da godere ogni attimo passato insieme;
così da trarre beneficio dalla tua vicinanza.

Tanto ebbro per infischiarmene delle voci
ma non abbastanza per non sentirle.

Non voglio perdere momenti di tenerezza,
quelli che capitano sempre più raramente,
ma ho sempre paura che i miei demoni
li possano trasformare e manipolare
in qualcosa che poi, in futuro, 
senza ritegno mi vadano a tormentare.

Devo dunque scappare dalle tue mani?
Devo rifiutare la tua pelle?
Devo allontanare le tue labbra?
Devo voltare lo sguardo ai tuoi occhi?

So che mi amerai fino alla fine della notte
e che l'indomani, poi, sarà tutto diverso,
ma dentro rimarrà il tuo odore ad accarezzarmi
finché un altra prenderà il tuo posto.

Chissà se è quello che voglio davvero.

C.

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